Posts written by -Hermes

Per me il problema è quella pala, proverei a rimpicciolirla (della metà) e a darle un angolo di circa 40°-45°. Fai sapere!

Ciao!
Questi video di cui parli si possono vedere anche senza l'app? Se sì, puoi mettere dei link, tanto per rendersi conto di cosa si tratta?
Non ho mai provato neanche io, comunque ragionando in modo semplice se il problema è quello di intasare l'aerografo, bisognerebbe considerare quanto sottile è l'ugello e quanto grossa è la "grana" del colore. Pertanto, se la grana è piuttosto grossa opterei per un aerografo da carrozzeria (non aeropenna, proprio aerografo, di quelli a pistola con ugello da 1 - 2 mm). Se invece la grana è abbastanza fine potresti anche provare a usare l'aeropenna, magari senza l'ago. Fai sapere!

Bravo! Si vede che c'è molto impegno ed un certo studio alla base del progetto! Mi piace che hai fatto il doppio sistema per la catalisi, con le lampade per la resina uv e la serpentina per la resina normale. Una domanda, non avendo mai usato l'uv: le lampade non danno problemi essendo così vicine alle esche? Mi piace anche il sistema di traino fatto con un solo motorino e gli ingranaggi. A proposito, é stato difficile reperirli? Alla fine hai risparmiato rispetto ad aver comperato tutti i singoli motorini? Se non ho capito male ti sei ingegnato anche con il tensionamento, con le barre filettate che regoli per poi bloccarle con i galletti. Ora, per onestà, ti dico anche una cosa che non mi è piaciuta: il termoregolatore messo in verticale!

Ciao! Sò che ci sono altre discussioni dove si parla di questo, alla fine come in tutti gli ambiti ci sono tante persone, ed ognuna si trova bene con un modo diverso. Ed il neofita che chiede una dritta si ritrova con più dubbi di prima.
Ora però vorrei porre l'attenzione su un aspetto che secondo me non è stato approfondito, cioè le proprietà autolivellanti delle resine.
Nella mia esperienza sono partito fin da subito a resinare con il girarrosto con rotazione testa-coda (cioè verso avanti). Le esche uscivano bene e non avevo motivo di cambiare. A distanza di tempo mi sono accorto che con l'uso a volte gli artificiali si fessuravano su quella linea che unisce schiena e parte alta dei fianchi. Mi convinsi che la causa era il tipo di rotazione, che su quelle linee si depositava poco spessore di resina, e che quindi avrei dovuto provare a far girare le esche sui fianchi. Ma in questo modo non ottenevo più una distensione omogenea come prima. Quindi la mia resina andava meglio in rotazione testa-coda che sui fianchi. Eppure in rete si vedono molti professionisti che ottengono resinature perfette con rotazione sui fianchi, ma sicuramente usano un prodotto diverso dal mio. In definitiva, secondo me, ogni metodo può andar bene o no ma a seconda della resina che si usa, temperature, velocità di rotazione, ecc.

Avrei una curiosità da chiedere a riguardo del post precedente, visto che il metodo di appendere e girare le esche non l'ho mai provato: potresti mettere delle foto per vedere il risultato che ottieni?

Grazie!

Se non hai problemi con il vetrificante monocomponente allora penso che questa resina ti potrà anche andare bene, essendo bicomponente sarà sicuramente più robusta. Poi valuta la semplicità di applicazione: non sò come si comporti lasciando l'esca ferma appesa, io l'ho usata solo con il girarrosto e come omogeneità di distensione è super.

Questa resina l'ho provata: è veramente semplice da usare, si ottiene anche un ottimo risultato estetico, ma come scritto nella scheda tecnica resiste "ai piccoli graffi". Su esche da torrente si è logorata, mentre su un'esca portachiavi è rimasta perfetta come nuova.

Per l'inclinazione uso una sagoma e riporto un segno a matita, e poi spingo il pezzo tenendo in centro il segno rispetto allo spessore del disco da taglio.

Riporto il link del metodo che uso io:
Sistema taglio per paletta #entry434054274

Ciao, se può interessare ci sarebbe anche questa discussione da leggere
https://msg.forumcommunity.net/m/?act=Sear...active&c=123890

L'argomento mi ha incuriosito, a naso avrei detto anch'io che due pezzi che hanno stesso volume e stesso peso specifico devono galleggiare allo stesso modo, a prescindere dalla sagoma. Avrei invece un quesito da porti: hai fatto queste prove con pezzi di legno nudo o impermeabilizzato?
Nel primo caso più superficie sta a contatto con l'acqua, più il legno ne assorbe, e minore sarà il peso che ci vuole per farlo affondare.

Complimenti, sono proprio bellissimi!!!

Io avrei anche un altro sospetto, però prima di dire una castroneria vorrei vedere qualche foto.

Macchè americani... abbiamo fior fior di costruttori qui nel forum! Penso che se hai bazzicato un minimo tra queste pagine avrai sentito di sicuro un certo Lippus. Nomino lui proprio perchè con pochi attrezzi comuni e tanta dedizione ha fatto dei video che ti portano per manina alla costruzione di esche molto efficaci. Quali mega laboratori e apparecchiature hi-tech! Passione e voglia di sperimentare sono i primi due ingredienti, e se poi hai un pò di mano artistica ben venga, ma tanto dicono che i pesci non ci badano...

Riguardo il ventilatore... penso che se hai visto qualche video di girarrosti avrai notato che i motorini girano lenti, tipicamente due o quattro giri al minuto. Il ventilatore gira molto più veloce, sicchè ti lascio immaginare come risulteranno resinate le pareti, il pavimento e il soffitto della tua stanza!

Vorrei consigliarti di guardare dei tutorial su youtube: ci sono signori costruttori che hanno fatto degli ottimi video condensando anni di esperienza, prove, sbagli, e soldi buttati via. E sono lì gratis, a disposizione dei neofiti. Che spesso copiano in toto e in un paio di settimane arrivano al traguardo di chi ha impiegato anni di fatiche individuali. Secondo me non bisogna chiedere di "essere imboccati" perchè non è un segnale di vera passione.

Io recentemente ho proprio parlato con un costruttore che non riusciva a resinare bene con la Resinpro ed è passato a Cecchi rimanendone super soddisfatto... È quasi impossibile venire a capo di un prodotto ideale mettendo a confronto tante teste e tante mani! La poliuretanica di cui parlavo prima non faceva buchi o crateri vistosi, ma dava una superficie un pò irregolare al tatto e ai riflessi della luce.