Autocostruzione artificiali

Celletta di resinatura Hot-box

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view post Posted on 2/9/2017, 22:42
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Ciao a tutti! Finalmente ho sistemato gli ultimi dettagli e sono pronto a presentarvi questo lavoro. Non lo chiamo girarrosto perchè non gira gli arrosti, non lo chiamo camera calda perchè è caldo ma non è così grande da chiamarlo camera, e quindi l'ho ribattezzato a modo mio.
Premetto che avrei preferito riuscire a resinare senza, ma la mia resina non riesco proprio ad evitare che coli.
Quindi mi sono armato di buona volontà e di vari componenti recuperati ed ho costruito questa celletta con cui mi trovo davvero benissimo.

Qui vedete come si presenta sopra il banco. A seguire, alcuni dettagli costruttivi:


collegamenti elettrici


resistenza riscaldante


termostato


programmatore orario


supporto girevole e termometro+igrometro


fermagli per le esche


Come vedete non è una soluzione minimalista, e nonostante io sia contrario alle sofisticherie l'ho costruito così perchè mi intendo quel che basta di elettronica e perchè avevo il materiale a disposizione, inoltre le funzioni che ha mi risultano tutte comode.
Queste sono:

- la gestione della temperatura
l'elemento riscaldante è costituito da un semplice spezzone di filo di acciaio inox di diametro 0,6 mm e di lunghezza stabilita in base alla potenza desiderata. In sintesi più il filo è lungo e meno scalda. Procedendo per tentativi ho trovato la potenza ideale in base alla temperatura desiderata, al volume da riscaldare ed alla dispersione termica.
Questo spezzone di filo l'ho alimentato in 12 VCC, utilizzando un alimentatore ATX di un vecchio personal computer.
Il termostato comanda l'alimentatore ed in questa configurazione mi permette di impostare una temperatura fino a 40°C con una isteresi di circa 2 °C. Inoltre il comando del riscaldamento è attivabile/escludibile con un interruttore che ho alloggiato sul frontale del programmatore orario, con il quale è possibile programmare la durata del ciclo. Sicchè scaduto il tempo la resistenza non viene più alimentata.

- il movimento del supporto girevole
la rotazione è data da un comune motorino per elettrodomestici, 6 Watt, 2 giri per minuto.
Con un altro interruttore si comanda la marcia e l'arresto. Inoltre, essendo associato al programmatore orario, quando il ciclo termina il motorino si ferma automaticamente.

-lettura temperatura e umidità
mediante termoigrometro fissato sul coperchio frontale. A coperchio chiuso il termoigrometro risulta situato in prossimità del termostato e lontano dalla resistenza, per una migliore bontà di lettura dei valori.

E' possibile vedere come ho creato il sistema di aggancio per le esche. Sul piatto girevole sono fissati 5 listelli quadri di legno,
su ognuno dei quali sono ricavati due fori che servono da alloggio per i fermagli. In totale si possono resinare fino a 10 esche alla volta.
Ci sono due tipi di fermaglio: quelli per le esche corte e quelli per le esche lunghe. I primi sono costituiti da una spina di faggio con inserita una molla ricavata da una molletta per bucato. Si deve incastrare l'anellino di coda dell'esca entro la molla e si può inserire una vite che faccia da fermo.
I secondi sono sempre costituiti da una spina di faggio con inserito un raggio di bicicletta opportunamente sagomato su cui scorre un morsetto elettrico con gancio, da fissare alla distanza necessaria.
Mi trovo bene perchè in fase di applicazione della resina questi fermagli mi fungono da impugnatura, e una volta resinata l'esca riesco ad alloggiarla senza neanche interrompere la rotazione del piatto.

Osservazioni sul funzionamento:
la celletta raggiunge la temperatura di 35° in poco meno di mezz'ora. Il consumo massimo istantaneo è di 42-43 Watt. Può sembrare troppo lenta, ma una potenza maggiore causerebbe una regolazione di temperatura meno precisa a causa del maggiore volano termico. Inoltre con maggiore potenza si rischia che la resina faccia le bolle. A temperatura raggiunta, la resistenza lavora per meno della metà del tempo rimanente. Solitamente l'umidità si attesta intorno al 35-40%. In due ore gli artificiali sono pronti per essere maneggiati

.

Che ve ne pare?
:bye1.gif:

Edited by -Hermes - 14/2/2020, 08:14
 
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view post Posted on 3/9/2017, 00:30
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Sei troppo avanti!
 
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view post Posted on 3/9/2017, 10:16
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capo tetta

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ciao,

complimenti ,sinceri , hai realizzato il tutto con materiale di re ciclo.
super anche il doc con le spiegazioni di tutte le sue parti .

ottimo lavoro e anche molto pulito nella realizzazione.
 
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zac 77
view post Posted on 3/9/2017, 22:03




Bello!!! mi piace in particolare la novità in merito all'elemento riscaldante! Unico appunto che mi viene in mente è che se una goccia di resina ci casca su mentre è molto caldo che succede? Puzzo? Brucia? Nulla? Ancora complimenti!!!

Ahhh solo un piccolo appunto, magari inutile: i listellini su cui agganci le esche io li metterei in modo simmetrico sul disco così equilibrarlo (come se fosse il pneumatico di un'auto), questo perchè il motorino fatica meno ed il movimento è più regolare! Io sul mio girarrosto cerco sempre di equilibrare i pesi con le esche disposte anche se è un modello diverso dal tuo, è la brutta copia di quello magnetico che ho visto qui per intenderci!
 
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view post Posted on 4/9/2017, 14:23
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Ciao a tutti, e grazie per gli apprezzamenti.
CITAZIONE
Unico appunto che mi viene in mente è che se una goccia di resina ci casca su mentre è molto caldo che succede? Puzzo? Brucia? Nulla? Ancora complimenti!!!

Con la resina non mi sono mai capitati gocciolamenti, è successo al massimo che ne sia scivolata una minima quantità sulle spire della molla, in quel caso per pulirle dò una scaldatina con l'accendino e strofino con uno spazzolino metallico e tornano pulite. Con il turapori qualche goccia mi è caduta, come si vede dalle tracce lasciate sul nastro di carta che ho messo a protezione del fondo. Se siano cadute delle gocce anche sul filo non lo sò, ergo o il filo è più esterno della zona gocce o non c'è alcun effetto collaterale.

CITAZIONE
Ahhh solo un piccolo appunto, magari inutile: i listellini su cui agganci le esche io li metterei in modo simmetrico sul disco così equilibrarlo (come se fosse il pneumatico di un'auto), questo perchè il motorino fatica meno ed il movimento è più regolare! Io sul mio girarrosto cerco sempre di equilibrare i pesi

Prima di trovare questa disposizione ho fatto varie prove, alla fine questa soluzione mi è sembrata la migliore, e non riscontro alcuna pecca a livello di equilibratura. Avevo letto altre altre discussioni nel forum in cui si evidenziava tuttta una serie di dubbi sull'equilibratura e sullo sforzo del girante, ma nel mio caso non ne ho visto alcuna parvenza. Il motorino ha una coppia molto elevata, significa che ci vogliono molti chili di forza per rallentarlo, quindi di un centinaio di grammi mal disposti neanche se ne accorge. Dalle prove che ho fatto ho capito che invece di concentrarsi sulla disposizione delle esche bisogna ottenere un buon assemblaggio tra piatto e motorino. Il tutto deve essere solidale e bisogna eliminare le oscillazioni date dai giochi meccanici. Io ho messo un gommino forato attorno al foro sulla parete della scatola, quello in cui entra l'albero del motorino. Il gommino preme leggermente sull'albero, e la rotazione diventa stabile. Oppure potresti mettere dei lamierini-molla tra parete e piatto. E' come se tu avessi una ruota di bicicletta con il mozzo lasco, se fai girare la ruota questa barcolla lateralmente, ma se tieni il freno un pò tirato fai un pò più fatica ma la uota non balla più.
 
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zac 77
view post Posted on 4/9/2017, 22:19




Si effettivamente con un motorino più potente non dovresti aver problemi, io ho adoperato sul mio girarrosto quello del piatto microonde, forse è un pò al limite nel mio caso! Poi ci sta inoltre che nel tuo caso le esche posizionate in quel modo puntano verso il centro del piatto e quindi non sbilanciano più di tanto! Cmq il tuo elemento scaldante resta la cosa + insolita vista finora, tutti a comprare lampadine per rettilari... e tu invece te ne esci con 20 cm di filo d'acciaio! Ancora bravo!!!
 
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view post Posted on 7/9/2017, 14:56
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Ciao a tutti!
Scusatemi, mi sono accorto di aver scritto un'inesattezza:
CITAZIONE
Questo spezzone di filo l'ho alimentato in 12 VCC

In realtà l'alimentazione è di 5 VCC, come indicato dai colori dei fili nella seconda foto (nero = 0 VCC, rosso = +5 VCC).
:bye1.gif:
 
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view post Posted on 12/9/2017, 20:55

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bellissimo!!!!
 
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7 replies since 2/9/2017, 22:42   406 views
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