Autocostruzione artificiali

Realizzare Esche Morbide, Tutorial by MF

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view post Posted on 18/1/2012, 23:47
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Cami

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Sul web si trovano tanti tutorial su come colare le proprie esche morbide, uno dei più vecchi, ma anche uno dei più semplici e completi è quello della MF. Ho provato a farne una traduzione.
mftutorial1
mftutorial2
Sicuramente ce ne sono di più esaustivi, per es. qui non si fa menzione alle minime regole di sicurezza che bisogna adottare:
ambiente aerato; arti coperti; guanti spessi; mascherina ai carboni attivi; occhiali protettivi.
Invito tutti i veri esperti del sito ad integrare questo documento con le loro esperienze, consigli e, perché no, trucchi.
Ci sono tanti, giovani e meno giovani, che vorrebbero provare.
Ciao.

Cami
 
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tiziano78
view post Posted on 19/1/2012, 08:19




non mi sembra ci siano grosse novità rispetto a tutto quello che puoi trovare sul forum o sul sito ;)
 
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view post Posted on 19/1/2012, 22:11
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Cami

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L'ottimo tutorial di Cicolella del 2000, presente sul sito http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_esche_gomma.htm, lo conosciamo tutti: ho iniziato seguendo quei dettami. Sul Forum invece la parte didattica, per far avvicinare sempre più autocostruttori alla parte "morbida", è un forse po' carente: attrezzatura base, metodo di fusione, tempi di colata e temperature, colori, aggiunta di sale, uso del worm oil, ricette, etc... Lo scopo principale del mio 3D è quello di far partecipare principalmente i veri esperti allo sviluppo di un vero e proprio Soft Plastic CookBook ... partendo appunto dalle basi della colata. Il ragionamento è semplice: più siamo a giocare con l'autocostruzione di esche morbide, più è facile che diventiamo appetibili per il Mercato e i Produttori, riuscendo così ad organizzare per es. gruppi d'acquisto per la materia prima - il plastisol. Che dici Tiziano? mi dai una mano a sviluppare la parte "morbida"?
Ciao

Cami
 
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tiziano78
view post Posted on 26/1/2012, 16:43




scusa Cami,mi era sfuggita la tua risposta..
mah,guarda,io sono un novellino per quanto riguarda la gomma..ho iniziato questo autunno a colare perciò non è che abbia tanti segreti da condividere :P
tiriamo fuori qualcosa casomai a Bologna alla fiera,che a quatrrocchi se ne parla meglio e mi piace di più ;) in questo periodo voglio fare troppe cose sennò e non ne faccio una bene!! :wacko:
 
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Senza Suono
view post Posted on 26/1/2012, 19:28




topic molto interessante che spero continui a crescere e non venga abbandonato.
io ho sempre voluto provare a farmi le esche siliconiche e un paio di volte stavo per prendere qualcosa da Adriano Giantbaits,ma mi sono sempre fermato o perche' non capisco che resina ci vuole per fare gli stampi in 3D duri,oppure perche' non trovo una resina da colata trasparente,quella del sig. Raiteri mi sembra che sia bianca,io invece preferisco averla trasparente cosi' poi posso decidere il colore in un secondo tempo.
poi non ho capito che resina ci vuole per fare gli stampi morbidi,per non parlare che una persona ha questo materiale e un'altra a quest'altra cosa,in totale tra le s.s. doppie mi sa' che si finisce per spendere parecchio.
ho visto parecchi video su youtube sia americani sia italiani,ma a causa dei miei problemi di udito non riesco ad interpretare le parti e quindi mi accontento di guardare e sperare che un giorno potro' fare anche io le esche che di solito compro.
saro' presente come vostro allievo.
 
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view post Posted on 26/1/2012, 22:57
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Cami

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Senzasuono, facciamo un po' di chiarezza ...
Gli stampi possono essere di tipo "morbido", che aiutano nella sformabilità (insomma tiri fuori meglio l'esca colata), oppure rigidi. Le esche possono essere rigide o morbide, appunto qui noi stiamo parlando di quelle morbide :D
Materie Prime
Per noi autocostruttori le esche rigide sono di norma colate con:
resina epossidica bicomponente, +/- trasparente, bianca se addizionata con microsfere per renderla galleggiante; resina poliestere.
Le esche morbide sono realizzate solo con il plastisol (PVC), che si presenta come un "latte bianco" prima e una "gomma" (è plastica) morbida e trasparente dopo il processo di colata. Il silicone non funziona come materia prima per le esche morbide perchè di solito è troppo "duro", poco flessibile, poco elastico e si strappa durante l'innesco.
Gli stampi rigidi possono essere realizzati con:
resina epossidica bicomponente (la stessa citata sopra); resina poliestere (idem); scagliola (il cui interno deve essere impermeabilizzato); stucco per marmisti (che è sempre poliestere); alluminio lavorato per asportazione di truciolo oppure per elettroerosione ... ma questa è una follia del sottoscritto.
Infine gli stampi morbidi si realizzano con silicone liquido bi/mono componente: copia bene i dettagli, una volta polimerizzato resiste alla temperatura, è flessibile.
Compatibilità
Di solito, a causa dei sotto squadri, le esche rigide si realizzano con stampi morbidi. Inoltre le esche in resina epossidica/poliestere sarebbe meglio non colarle in stampi realizzati con le stesse materie prime, si può provare ungendo lo stampo con dei distaccanti, ma perchè complicarsi la vita?
Concludo rimandandovi all'ottimo articolo di Orlandoni già presente sul sito
http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_siliconici2.htm
per il quale vi faccio solo una precisazione: Adriano è "costretto" ad usare il termine siliconico solo perché "vittima", come tutti noi, dell'Editoria italiana che per prima ha affibbiato al Plastisol (plastica) il nome del polimero errato. Se qualcuno si sta chiedendo: ma perchè si "scalda" tanto sulla distinzione tra silicone e plastica? ve lo spiego subito: la plastica la potete riciclare Voi stessi, il silicone no.
Baciamo le mani.

Cami

Edited by Cami2 - 26/1/2012, 23:35
 
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view post Posted on 27/1/2012, 11:49
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Senza Suono
view post Posted on 27/1/2012, 14:54




grazie gatto ottimo 3D molto istruttivo
Cami a me le esche di resina cioe' artificiali duri non m'interessano,io vorrei provare a farmi i vermi che mi compro di solito,tipo picol,craw e altre cose che uso per rockfish light,esche che di solito stanno sui 2" al max 4"
da quello che ho capito finora e' che da adriano trovo la resina morbida per gli stampi,i colori e lo scent
mentre da tecnoshad dovrei trovare la resina da colata ma non ho capito se questo signore ha un sito oppure sta qui sul forum.
 
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view post Posted on 27/1/2012, 22:35
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Cami

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Grande Gatto, ho iniziato a realizzare gli stampi monovalva in silicone seguendo proprio il tuo tutorial e quello di Gianni (che non riesco a trovare più).
Senzasuono, sia da Giantbait sia da Tecnoshad dovresti trovare tutto, dal silicone per realizzare gli stampi al plastisol da fondere e colare nello stampo. Per Tecnoshad prova a mandargli un MP.
Ciao.

Cami
 
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Senza Suono
view post Posted on 29/1/2012, 16:41




mentre mi sto informando per tutto quello che mi serve sto guardando video su youtube pero' stranieri,ho visto che alcuni usano stampi in alluminio scavati con la cnc a controllo numerico,alcune colate le fanno con siringoni sempre in alluminio e suppongo siano lavorati al tornio,devo dire che sono rimasto sbalordito su come si sono attrezzati tali individui :eek.gif:
da qui mi domando se mi faccio uno stampo con la resina dura tipo vetro,non saprei quale sia,e poi provo ad usare uno dei nostri siringoni da farmacia di quelli piu' grossi che esistano in commercio,che ne pensate?si fonde lo stantuffo con la resina calda a 180°?
qualcuno ha gia' provato?
 
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view post Posted on 29/1/2012, 20:07
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Cami

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Sì, con i siringoni da farmacia abbiamo provato un po' tutti: anche se diventano molto caldi (usate sempre i guanti) non si fondono; bisogna utilizzare qualche accorgimento come ungere l'interno (anche l'olio di semi va benissimo) per far scorrere lo stantuffo. Li ho usati con qualche stampo bivalva (realizzati in stucco da marmisti o in silicone monocomponente), ma in realtà sono poco pratici. Non sono assoutamente paragonabili a quelli in alluminio principalmente per 2 motivi:
1 - il plastisol fuso si raffredda troppo velocemente al loro interno (addirittura su un siringone ho creato una finestrella per colarvi dentro la plastica da iniettare);
2 - i siringoni metallici, oltre a trattenere meglio il calore e quindi il plastisol fuso allo stato liquido, di spongono di ugelli che si accoppiano per interferenza al cono di colata degli stampi in alluminio, quindi non c'è passaggio d'aria con la formazione di bolle e pz. incompleti.

Senza arrivare ai livelli degli stampi ad iniezione, si può ovviare ai problemini degli stampi bivalva (rigidi o morbidi) realizzando dei canali d'aspirazione, che, di diametro contenuto (1 o 2 mm), devono partire dalle appendici inferiori della figura e tornare, paralleli alla figura di colata, nei pressi del cono di colata. Servono come sfoghi dell'aria. Anche ungere la cavità aiuta.

Per tutti i neofiti, che si vogliono divertire, il consiglio, penso corale di chi già cola, è quello d'iniziare con gli stampi monovalva seguendo per es. il tutorial che ha rammentato poco sopra il Gatto. Clonare esche commerciali, realizzarne di nuove unendo gli spezzoni di vari vermoni e pescetti, oppure idearne di proprie usando per es. la plastilina (alla quale il silicone non aderisce), può essere molto gratificante.
Ciao.

Cami
 
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view post Posted on 30/1/2012, 11:03
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ripeto che dipende da cosa vuoi fare
un conto è fare un'esca tipo senko, col bivalva ma senza tante appendici, un conto è se vuoi fare questo

detrarorimage

oppure

angry3image

partiamo dal senko
fai due valve, lasci un cono di colata in testa e coli dall'alto riempendo lo stampo per caduta, estrai, tagli eccedenza e viene perfetto

il detrator
fai 2 valve, con incastri fatti bene, coli le due metà separatamente con leggera abbondanza, appena si rapprende leggermente le accoppi, il compound è sufficentemente caldo per saldarsi ma abbastanza cremoso da non volarti in faccia... occorre un minimo di esperienza su stampi a cielo aperto(con una parte dell'esca che resta piatta) prima o non capisci quando unirle..., esce praticamente perfetto

Angry stick
qui il gioco si fa duro
la codina, le famose appendici sottili di cui sopra..., è croce e delizia
delizia per il movimento in pesca ma croce da realizzare
quì se vuoi un lavoro perfetto tocca iniettare o la coda così fine non la fai, vien + grossa sempre, e lo stampo si complica, comunque si fa anche con siringone casalingo e stampo in gesso volendo
 
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Senza Suono
view post Posted on 30/1/2012, 17:57




grazie ragazzi per le delucidazioni e le lezioni,le mie esche sono queste:
picol'eau
caro swamp
aji ringer
sator worm
virago
jackall cover craw
baby dragon
peke-peke

al momento mi sto trovando bene con queste e mi farebbe comodo farmele da me,come ho detto in mp la dimestichezza di farmi gli stampi la ho,perche' mi faccio inchiku e kabura,ora mi voglio cimentare in quest'altra impresa.
da tutto cio' che ho appreso ho deciso che per la resina da stampo prendero' la dura,provo questa anche perche' vorrei avere tutti i dettagli come gli orginali.
invece da colata prendero la soft,mi sembra che questa sia piu' adatta.
stavo pensando che sarebbe utile parlare anche dei vari tipi di innesco,hanno un sacco di nomi stranieri ma onestamente quando vi leggo non so' mai di cosa parlate,anche per i tipi di ami e forme varie di essi.
 
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view post Posted on 30/1/2012, 18:16

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CITAZIONE (Senza Suono @ 30/1/2012, 17:57) 
stavo pensando che sarebbe utile parlare anche dei vari tipi di innesco,hanno un sacco di nomi stranieri ma onestamente quando vi leggo non so' mai di cosa parlate,anche per i tipi di ami e forme varie di essi.

questi li trovi nel sito http://xoomer.virgilio.it/cjbur/b_innesco_worm.htm
è spiegato tutto molto bene... ^_^
 
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view post Posted on 30/1/2012, 18:56
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il sattor cavati dalla testa di rifarlo... caro swamp fai fatica, tocca iniettare, gli altri + o - dovresti farcela
 
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