L'amico Carlo (il mitico catturatore di big bass), mi ha portato 4 sue vecchie basirinsky tutte tagliuzzate dai denti dei lucci (e sì anche a loro piacciono le ranocchie), per vedere se riuscivo a ripararle.
Sono stato fortunato perchè la gomma con cui sono costruite queste esche è riparabile con un comune stagnatore rapido da stagno (come la maggioranza delle comuni esche siliconiche).
E' una gomma che si fonde subito e tende a bruciarsi, perciò bisogna fare attenzione, scaldandola solamente qualche secondo ed avvicinandola subito in modo che si attacchi senza bruciare.
Una delle 4 aveva poi un grosso problema strutturale perchè si era spostato il piombo sull'amo ed aveva pesantentemente deturpato l'esca che rimaneva piegata ed era di fatto inutilizzabile.
Purtroppo quando ho provato a spostare nella giusta sede il piombo l'amo ha ceduto nella piega a novanta gradi rendendolo inutilizzabile.
Casualmente avevo già fatto lo stampo del piombo di quell'esca con la resina RTV 689 della Prochima e perciò ho sostiutito integralmente l'amo facendo ritornare quasi a nuovo l'esca. L'unica differenza sarà data dal peso perchè la Deps non usa piombo ma una lega, perciò la mia armatura pesa in realtà 2 grammi in più dell'originale, ma questo spero non comprometta le superbe prestazioni dell'esca.
Visto che a fine lavoro ero soddisfatto del risultato, sono andato oltre ed ho colorato con i colori da esterno di nuovo gli occhi che con l'uso si erano totalmente consumati, facendo loro le pupille giallastre e la classica pupilla nera verticale come hanno in origine e che le rende una sorta di "ranocchia velenosa"
La lacca da esterno data solamente nella zona occhi, sulla testa e nel sottogola hanno poi fissato i colori e reso più dura la superficie dell'esca in modo da far loro sopportare meglio i prossimi attacchi.
Spero che a Carletto piaceranno così come le ho sistemate... eccole:
E' ovvio che se qualcuno ha simili esche d riparare può chiedere eventuali ulteriori dettagli.
Ciao, Loris