Questo prototipo di girarrosto magnetico ,con rotazione testa coda, è l’ultima versione da me realizzata ( 3.0 appunto) con l’intento di proporre qualcosa di semplice e funzionale alla portata di tutti come difficoltà di costruzione, richiede infatti pochi utensili basilari che tutti hanno nel loro laboratorio. Naturalmente chi non usa il girarrosto passerà oltre…
sotto un video
appena finiti di resinare posterò gli artificiali che sono sopra al girarrosto. Aggiungo che la rotazione testa coda è più stabile con artificiali di peso intorno ai 200 gr e più per quanto riguarda la distribuzione uniforme della resina rispetto alla rotazione pancia schiena, la prima è sicuramente efficace con artificiali lunghi e di dimensioni importanti. Questa differenza si riduce con artificiali di piccole dimensioni (fino a 10/11 cm)
Ciao Carlo, niente da dire sull'apparecchiatura in sè, però notavo che ci sono tre elementi che non sono realmente alla portata di tutti: il reggi telaio in ferro, i ganci scorrevoli per le esche e il giunto per il motorino. Per questa versione secondo me tanti dovrebbero ricorrere ad un'officina.
Ciao hermes, è vero che per i ganci scorrevoli e il telaio in ferro occorre una saldatrice e per il giunto il trapano a colonna, ma si può personalizzare l'esecuzione a seconda delle possibilità di ognuno. Per esempio il reggi telaio si può fare in legno, le esche si possono fermare con del filo di ferro su di un telaietto ad U sempre in legno, il giunto stesso si può fare con pezzi di recupero già forati, ripeto bisogna ingegnarsi secondo le proprie possibilità. io dopo tanti anni ho una discreta attrezzatura ed esperienza e la uso, ma sono partito da zero con tanta voglia di fare e tanta passione...
bisogna ingegnarsi secondo le proprie possibilità.
certamente, infatti quando guardo qualche progetto voglio sempre trovare qualche alternativa per riuscire a ricorrere il meno possibile alla manodopera altrui. Tornando al girarrosto, come mai non hai previsto un contenitore? Chiaro che non è indispensabile fare una cella riscaldata, ma io un semplice scatolone capovolto lo metterei se non altro per evitare che il pulviscolo vada a finire sulle esche.
Tornando al girarrosto, come mai non hai previsto un contenitore? Chiaro che non è indispensabile fare una cella riscaldata, ma io un semplice scatolone capovolto lo metterei se non altro per evitare che il pulviscolo vada a finire sulle esche.
Giusta osservazione, ne ho fatti altri due oltre a questo , uno è con camera calda , questo (per esche pesanti ) e l'altro sono estivi. Per il pulviscolo resino nel garage attiguo al laboratorio lì posso chiudere porta e finestra e sono a posto. In estate è lui che fa da camera calda con 27/32 gradi per 3 mesi....
Dalle foto che sono state postate potete notare che il laboratorio di Carlo è sicuramente uno dei più ambiti. Per il girarrosto magnetico che dire.....non è alla mia portata non possiedo tutto ciò che serve alla sua costruzione.....