| Ciao Hermes, allora:
per densa intendo che sia a limite della spalmabilità, ci vuol quasi fatica a stenderla (vi farò un video, oggi è arrivato il motorino nuovo finalmente, così almeno dal video spero si capisca meglio). Altro trucchetto, sempre qui, è quella di stenderla anche dopo 2h esatte la mescolazione. Quando poi la stendi al 90% ti fa dei crateri, però ogni 5 minuti ripassi il pennello finché non copri ogni cratere, perdi più tempo, ma eviti il problema . inoltre, cosa molto importante, è esagerare con la quantità di resina. Se se ne usa uno strato molto sottile, è normale che faccia crateri perché la resina è autolivellante (o sarebbe meglio dire, che come tutto, è soggetta alla forza-peso)e quindi, anche se a occhio nudo la superficie sembra omogenea, tenderà a depositarsi. Creando fin da subito uno strato di 1-2 mm di resina questa si mantiene meglio sull'artificiale grazie all'accelerazione centripeta che permette alla resina, in un certo senso, di mantenersi salda in un punto, per questo trovo utile l'uso del girarrosto.. E non solo, i classici 4 giri per minuto potrebbero non bastare, il segreto sta proprio qui. In teoria voi potreste spalmare la stessa resina anche dopo 1 h sola averla mescolata, se si varia la velocità del girarrosto, aumentandola, avrete una resina con maggiore aderenza sul grezzo! Tanto che quando io doso la resina liquida (appena mescolata) sul grezzo da impermeabilizzare, ottengo una copertura già perfetta, a volte priva di pelucchi, sembra appunto una resinatura finale, maggiore è la velocità di rotazione, maggiore sarà la resina che potrete buttargli sopra senza che coli o si accumuli, perché la continua accelerazione del corpo permette alla resina di mantenersi salda, non so se mi spiego..! E allo stesso tempo, quando è molto liquida, viene assorbita dal legno perché la parte più vicina al legno (di resina) è soggetta alla pressione della resina soprastante, quindi tenderà ad esser assorbita più facilimente Non uso camera calda, temperatura ambiente ! Fino ad ora l'ho usata su samba, abete in passato e kotò . E' una resina molto dura, stupidamente ho provato a mordere il grezzo con tre mani di epossidica, e per poco non mi facevo male io .. ahaha
Altra cosa importante è che il grezzo debba girare su ste stesso e non compiere una traiettoria circolare, perché in quest'ultimo modo avrete accelerazioni molto più grandi (perché deve spaziare sempre lo stesso angolo ma percorrendo una traiettoria più lunga, e questo è vero tanto quanto più ci si sposta dall'asse di rotazione (quindi dall'asse del motorino). Ovviamente potrà funzionare lo stesso, ma dovrete fare delle prove e trovare la giusta viscosità della resina e velocità di rotazione !
In questo modo, anche se il legno presenta delle cavità, nella fase di impermeabilizzazione, grazie alla continua accelerazione che il corpo subisce, la resina tende a coprire, come se stuccasse, le parti non autolivellate che a occhio nudo pare non ci siano, ma invece ci sono ! Per questo motivo vi consiglio di abbondare con la resina.. Inoltre, avrete un artificiale ancor più duro e resistente.. Io infatti adotto anche un altro metodo, ovvero di far fuoriuscire gli occhiello dal legno per 2-3 mm . Quando poi metto l'esca sul girarrosto, prendo una buona quantità di resina e la metto tra l'occhiello e il grezzo, in questo modo, a causa della rotazione, la resina tende a livellarsi e formare una "collinetta" che ingloba l'occhiello. Potrebbe sembrare una cosa inutile, ma in questo modo gran parte della forza esercitata sull'occhiello si trasmette anche a tutta la parte della resina e non solo al legno, evitando così di spaccare l'esca stessa, la resina ha una resistenza meccanica in un solo cm^2 che è assurda !!!!
|