Cari consiglieri questo che segue è l'articolo per il mese di febbraio per il Pescatore fatto da me e Filippo che vi pubblichiamo in anteprima per avere la vostra approvazione!!!!
Testo e foto di Filippo Fuligni e Tiziano Tozzi
Con questo articolo cominciamo ad addentrarci nel favoloso mondo dell’autocostruzione.
Un percorso che parte dalle basi fino ad arrivare a vere e proprie ricette per creare con le nostre mani un qualcosa che speriamo ci possa dare enormi soddisfazioni in pesca!!!
Prima di iniziare a costruire una qualsiasi esca, un minnows, un insetto, una creatura di fantasia... dobbiamo pensare al modo di collegare tra loro gli occhielli che andranno a fermare il filo proveniente dal mulinello agli split ring armati di ancorette od ami singoli; questo collegamento di solito avviene lavorando un pezzetto di acciaio inox e viene comunemente definito "armatura". In sostanza l'armatura è quella parte rigida che permetterà di salpare il pesce, indipendentemente dal materiale con cui verrà poi costruita l'esca. Infatti questa potrà essere in balsa o in altre essenze di legno, in resina plastica, in materiali diversi come il foam o il forex ed anche in gomma siliconica.
In questo numero partiamo con il costruirci l’armatura di un futuro artificiale con tre diverse soluzioni:
- Armatura in acciaio inox passante con anelli aperti
- Armatura in acciaio inox passante con anelli chiusi
- Anelli avvitati in acciaio inoxArmatura in acciaio inox passante con anelli apertiPer creare un’armatura passante in acciaio inox avremo bisogno di una dima, uno strumento necessario per ottenere armature tutte identiche tra loro e anche un utile complemento dove segnare i nostri appunti per il tipo di artificiale in questione.
Per costruirla avremo bisogno di pochi semplici accessori.
Ci procuriamo un pezzo di compensato della misura più adatta alle dimensioni del nostro futuro artificiale e dei chiodi a testa piatta anche questi di misure adatte agli anelli che formeremo in seguito.
Disegnamo sul legno l’artificiale che andremo a fare segnando i punti all’esterno della figura dove pianteremo i chiodi scelti in precedenza.
Con un martello si piantano i chiodi fino ad attraversare il compensato.
Fatto ciò si estraggono i chiodi e dalla parte sottostante si reinseriscono fino a far toccare la testa piatta al legno.
Con un paio di tronchesine si tagliano le eccedenze dei chiodi lasciando 3-4 mm di sporgenza che saranno più che sufficienti per le nostre successive lavorazioni.
Per creare la nostra armatura interna useremo un filo inox AISI 316,un acciaio che si lavora bene, molto resistente e che non arrugginisce.
Scegliamo la misura più adatta al nostro artificiale e partendo dall’anello ventrale piegheremo con la forza delle dita creando una piccola asola aperta che andremo a mettere sul chiodo precedentemente posizionato.
Con paio di pinze stringeremo l’acciaio creando così il primo anello.
Si piegano le estremità che con il solito procedimento andranno a creare l’anello anteriore e quello posteriore.
Nota bene: l’anello ventrale nei piccoli minnows può anche essere escluso facendo direttamente l’armatura per un solo amo.
Per rendere perfettamente in asse la nostra armatura basterà usare un martello a testa piatta che con pochi colpi allargherà leggermente il nostro acciaio che però, grazie al reinserimento nella nostra dima
e con l’aiuto delle pinze, ci darà il nostro scheletro inox perfettamente in asse e ben fatto.
Nota bene:con due pinze potremo ruotare di 90° l’anello posteriore per poter ospitare un amo singolo.
Armatura in acciaio inox passante con anelli chiusiPer realizzare un’armatura passante con occhielli chiusi è sufficiente chiudere gli anelli anteriore e posteriore con alcune spire create con il filo di acciaio in eccesso.
Il metodo per ottenere ciò è identico a quello utilizzato per creare gli anelli avvitati.
Anelli avvitati in acciaio inoxAvremo bisogno di un pezzetto di acciaio inox lungo circa 8 – 10 cm, di una pinza a becchi tondi e le tronchesine.
Con le pinze a becchi tondi si piega il filo di acciaio a 90°.
Si prende un capo del filo e si piega intorno ad un becco della pinza.
Si sposta l’occhiello appena realizzato sull’altro becco.
A questo punto bisogna riprendere lo stesso capo del filo e si ricrea un angolo di 90°.
Tenendo fermo uno dei due capi si piega l’altro fino ad incrociarlo.
Continuando a tenere fermo il capo, con l’altro si realizzano le spire di chiusura fino ad ottenere la lunghezza della “filettatura” desiderata.
Le spire saranno volutamente create un po’ più larghe perché così la colla potrà penetrare anche al suo interno e rendere la nostra vite ancora più stabile nel corpo dell’artificiale.
Con l’aiuto delle tronchesine si tagliano le eccedenze e il nostro occhiello filettato può ritenersi completato.
Conclusioni finali:Secondo noi un’armatura inox passante ad occhielli aperti può essere utilizzata senza problemi per tutti i futuri artificiali che andranno ad insidiare prede anche di medie dimensioni.
Per una maggiore sicurezza, soprattutto per insidiare grandi prede, potremo chiudere gli occhielli in modo da portare a termine il nostro combattimento anche in caso di rottura dell’artificiale.
Le viti ad occhiello sono utilizzabili per qualsiasi tipo di preda ma necessitano di alcuni accorgimenti, non devono essere alloggiate in materiali fragili (tipo il legno di balsa) e lo spessore del materiale dove si andranno ad inserire dovrà essere tale da garantire una adeguata resistenza anche a trazioni laterali.
A differenza delle armature passanti dove tutte le forze si scaricano sull’armatura, nel caso di viti ad occhiello queste si scaricano interamente sul corpo del nostro artificiale ed è per questo che dovrà essere robusto.
Edited by tiziano78 - 30/12/2009, 21:44