Autocostruzione artificiali

Compressore fai da te., poca spesa tanta resa

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albi62
view post Posted on 25/2/2010, 09:04 by: albi62




Partiamo dal principio.
Tutto è cominciato tempo fa quando, stufo di comperare nuovi minnows in sostituzione di quelli persi in battaglia, mi sono deciso ad auto costruirli.
Autocostruire però non è solo l’ottenere da un pezzo di legno un minnow, ma anche colorarlo con livree che possono essere sia di fantasia che somiglianti ad un pesce vero. Per fare ciò ho cominciato, come credo quasi tutti, con l’utilizzare bombolette di vernice acrilica al solvente che hanno il vantaggio di asciugare rapidamente ma lo svantaggio di puzzare non poco, inconveniente questo che obbliga a verniciare all’aperto e con adeguate mascherine di protezione, oltre anche al fatto che se ne spreca una grande quantità.
Non contento e con la voglia di migliorare le mie capacità grafiche, grazie al nostro forum mi sono deciso ad acquistare un aerografo o aeropenna a doppia azione con duse da 0,2 mm, che ovviamente dopo un po’ di esperienza consente di eseguire delle finiture a vernice assai più complete che con le bombolette.
L’aerografo non è niente altro che una micro pistola a spruzzo che per funzionare necessita di aria compressa; questa si può ottenere o da bombolette usa e getta acquistabili in vari negozi specializzati, o da compressori; ha inoltre il vantaggio che, avendo un getto molto sottile ed usando io acrilici all’acqua, mi permette di poter verniciare in casa in quanto non puzza e non disperde dappertutto la vernice come le bombolette (che peraltro non ho abbandonato).


Il mio aerografo a doppia azione

Da qui in avanti il vero motivo di queste righe.
Infatti per il compressore non avevo e non ho problemi, in quanto ne possiedo uno professionale da 25 lt che però, di questa stagione “calda” sono obbligato a traslocare dal garage alla casa e viceversa; ma 40 e più kg avanti e indietro dopo un po’ stufano.
Penso, allora, di acquistarne uno specifico per aerografi che fosse super silenziato e soprattutto leggero e poco ingombrante. Comincio a cercare nella mia città ma sia l’unico negozio di modellismo che l’unico negozio specializzato in compressori, mi hanno spaventato con costi che andavano dai 180-200 € a sopra i 280-300 €.
Mi rimetto alla ricerca, questa volta in internet, e mi viene in mente che sul nostro forum avevo letto di un qualcosa di autocostruito; lo trovo ed approfondendo ancor di più le mie ricerche, approdo sul sito di Aerografisti .com, dove ho trovato le istruzioni praticamente passo passo.
Quindi niente di inventato da me; ho utilizzato uno schemamodificandolo secondo le mie esigenze e soprattutto secondo le mie capacità "amanuensi" e ancor di più in base alle mie tasche :fisch.gif:.
Tranne le raccorderie e gli accessori in pressione per una spesa di circa 60€, il resto è tutto materiale di riciclo: la bombola di accumulo è ottenuta da un estintore "estinto" che avevo a casa ed il motore di un frigo industriale mi è stato procurato da un amico che faceva il riparatore di elettrodomestici, ormai in pensione.


La bombola, sverniciata e riverniciata con i colori che piacevano a me.


Particolare della testa con il gruppo valvola e connettori rapidi montato.
La vite che si vede sopra, è stata messa, dopo aver filettato la testa dell'estintore, a mò di tappo in quanto quel foro è quello dove passa lo spillo della polvere.
Dove c'era il manometro dell'estintore (raccordo in orizzontale sotto la vite a tappo), è inserita una valvola come quella delle gomme delle auto che bisogna rimuovere in quanto serve, ad estintore funzionante, a cambiare il manometro senza far uscire la pressione.


Il gruppo finito con la struttura però ancora da verniciare.

La struttura è stata eseguita in multistrato da 1,5 cm di spessore con base di cm 40 x 30 e setti verticali di cm 14 x 52; il tutto è assemblato mediante viti da legno delle dimensioni di 4 x 60 mm, in modo che in qualsiasi momento si possa smontare ogni parte con comodità; per tenerla sollevata da terra, ho apposto quattro piedini in gomma autoadesivi (fermaporte da pavimento), ma una prossima modifica sarà quella di mettere due ruotine pivottanti e due parti fisse di appoggio per ottenere il livello.
La parte trasparente che si vede in foto e sulla quale è montato il gruppo pressostato/manometri/regolatore di pressione, è una lastra di policarbonato da 0,5 cm di spessore, è fresata nella parte posteriore per far uscire la valvola di sicurezza del pressostato, preforata ed avvitata anch'essa sulla struttura con viti da 4 x 45 mm.
Di seguito, sempre reperito in internet, uno schema esploso che si può adattare a qualsiasi tipo di soluzione:



Finito tutto l’assemblaggio pneumatico ed elettrico è necessario, quale ulteriore norma di sicurezza,ricontrollare tutto per filo e per segno in quanto con l'aria compressa e con la corrente a 220 V NON SI SCHERZA; accendiamo ora il nostro compressore agendo sull'interruttore del pressostato e controlliamo dal manometro principale che il gruppo carichi. Può succedere, come è capitato a me purtroppo, che il gruppo motore giri perfettamente ma che non abbia la forza di caricare la bombola; questo è segno che le valvole del compressore sono andate e non possiamo farci nulla se non cercare un nuovo gruppo e sostituirlo in quanto i motori hanno i gusci saldati!! (meno male che ne avevo due a disposizione :P ).
Presupponendo però che tutto sia perfetto, avremo ottenuto ciò che ci serviva e cioè una macchina silenziosissima che ci permetterà di poter lavorare con buona pace di eventuali condomini e/o vicini rompiscatole; d'altronde il vostro frigorifero lo sentite funzionare?
Spero che questo mio piccolo contributo porti qualcuno di voi a provare questa soluzione.
Nel caso non si riuscisse a recuperare un estintore a polvere usato (che ricordo deve essere PERFETTAMENTE sano al suo interno), presso i SELF o i vari BRICO si trovano bombole a ciambella già dotate di molte parti di sicurezza a circa 35-36 €; bisogna però ristudiare tutto il sistema di collegamento al compressore usando magari lo schema che ho postato più sopra.
Un appunto finale è che con il sistema di assemblaggio che ho adottato, è possibile aggiungere un altro motore da mettere sopra l'altro e collegato in parallelo al primo; il vantaggio, a scapito però del peso, è quello di aumentare la potenza e quindi la velocità di carico della bombola, ovviamente interponendo e raddoppiando tutte le sicurezze, ma non mi sembra il caso.
Comunque, per terminare, vi dico solo che a bombola vuota per arrivare agli 8,5 bar che fanno scattare il pressostato, il mio sistema motore impiega ben TRE minuti, e con una bombola da 6 lt lavoro almeno 3/4 d'ora prima che il motore riparta.
Spero che questa mia interpretazione possa essere di aiuto.
Ciao a tutti
 
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26 replies since 25/2/2010, 09:04   8639 views
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