Autocostruzione artificiali

Prime prove....e.......record, 9cm 24gr

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view post Posted on 22/11/2018, 13:28
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Provo a dire la mia anch'io... Nelle acque no-kill del bacino Brenta vanno usati ami singoli senza ardiglione, io per non pormi problemi monto questi su tutte le mie esche che uso in fiume a prescindere dalla zona, così sono tranquillo e concedo qualche chance in più ai pesci. Se poi perdo un pesce grosso ci rimango male, ovvio, ma forse è più entusiasmante rincorrere il record che averlo raggiunto e pensare di non poterlo superare più...
 
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view post Posted on 22/11/2018, 15:40
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Premetto che ovviamente io ho suggerito ancore dove le ancore si possono usare e ovviamente gli ardiglioni sono da eliminare...

CITAZIONE (-Hermes @ 22/11/2018, 13:28) 
Provo a dire la mia anch'io... Nelle acque no-kill del bacino Brenta vanno usati ami singoli senza ardiglione, io per non pormi problemi monto questi su tutte le mie esche che uso in fiume a prescindere dalla zona, così sono tranquillo e concedo qualche chance in più ai pesci. Se poi perdo un pesce grosso ci rimango male, ovvio, ma forse è più entusiasmante rincorrere il record che averlo raggiunto e pensare di non poterlo superare più...

In merito alle chance da dare ai pesci sinceramente non concordo... Costruiamo esche per catturare, scegliamo armature per catturare, non vedo la logica nel lasciare ami deboli che si possono aprire... Ovviamente il tutto è da fare nel rispetto dei pesci, Ma se andiamo a pescare con attrezzature Fallaci consapevolmente non capisco quale sia il nesso logico... Allora tanto vale andare con moschettoni aperti e ami spuntati... 😅
 
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view post Posted on 22/11/2018, 17:58

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OFF TOPIC ON: La questione è complicata e rischiamo di entrare in una spirale di filosofia alieutica spiccia senza uscita, o meglio, dalla quale ognuno di noi esce con la propria idea... Concordo con "l'intenzionalità", ovvero se vado a pescare lo faccio, egoisticamente, per catturare un pesce, cosa che soddisfa l'ancestrale istinto di caccia.
La pratica prevede il forare l'apparato boccale di un pesce con un amo o un'ancoretta - adeguati allo scopo, magari senza ardiglione, e seguendo gli obblighi legislativi vigenti - e, nel nel mio personalissimo caso, rilasciarlo nelle migliori condizioni possibili. Guardando la cosa nel suo insieme risulta illogica e la pratica - in sè cruenta - cozza pesantemente con il rilascio.
Proprio su questa tesi peraltro si basano le legislazioni sulla pesca di alcuni stati europei che prevedono la soppressione, il più possibile rapida e immediata, del pesce che si porta a riva senza nemmeno contemplarne il rilascio. Ovvero: chiudi il cerchio di "sofferenza" e "danno" arrecati al pesce e te lo porti a casa da mangiare.
In una condizione "normale" di ambiente, in equilibrio con sè stesso, in assenza di pesantissime perturbazioni antropiche, il corso "naturale" delle cose potrebbe essere quello, sempre nel rispetto del buon senso e soprattutto della legislazione (misure minime e massime, periodo di divieto per frega, o divieto totale per specie a rischio, con relativa deroga al rilascio se occasionalemente pescate e quant'altro...).
Ora, in Italia, ittiologicamente parlando siamo allo sbando totale quindi vivo la mia scelta di pescare e rilasciare il pescato, in acqua dolce o in mare c'è poca differenza, come una condizione necessaria per continuare - egoisticamente - a fare ciò che mi piace.
Fatta questa premessa cerco nel mio piccolo di "limitare il più possibile i danni", il che significa pescare sempre con attrezzature un poco sovradimensionate per ridurre i tempi di combattimento, significa evitare esche o presentazioni che possano arrecare grossi danni ai pesci (per esempio i long jerk a tre ancorette, nella stragrande maggioranza dei casi vengono attaccati a metà del corpo e l'ancoretta di coda si va a piantare in ogni dove mettendo a rischio occhi e branchie, perciò sto progettendo dei LJ a 2 sole ancorette posizionate ai 2/5 e ai 4/5 del corpo), significa usare il cavetto in presenza di lucci anche se rivolgiamo le nostre attenzioni ad altri pesci, significa evitare di impanare i pesci nella sabbia o farli sbattere sulle pietre, significa toccarli il meno possbile e sempre con le mani bagnate, significa a volte rinunciare anche ad una bella foto, significa darsi un limite in caso di estrema facilità di cattura, significa semplicemente usare il buon senso e la logica per tutelarli, a parte quel "forellino"...
 
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view post Posted on 22/11/2018, 18:11
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Concordo con la tua scelta in tutto a parte, come sai, che il pesce di mare, se in misura legale, ma non solo, anche ragionevole, me lo porto a casa e me lo mangio.
La mia osservazione verteva su un altro aspetto: non che senso abbia rilasciare, ma che senso abbia pescare con attrezzature carenti che diano più chance ai pesci di non allamarsi o di fuggire in combattimento, fermo restando l'utilizzo di materiali a norma... Tutto qua
 
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view post Posted on 22/11/2018, 18:57
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CITAZIONE (Azi74 @ 22/11/2018, 17:58) 
OFF TOPIC ON: La questione è complicata e rischiamo di entrare in una spirale di filosofia alieutica spiccia senza uscita, o meglio, dalla quale ognuno di noi esce con la propria idea... Concordo con "l'intenzionalità", ovvero se vado a pescare lo faccio, egoisticamente, per catturare un pesce, cosa che soddisfa l'ancestrale istinto di caccia.
La pratica prevede il forare l'apparato boccale di un pesce con un amo o un'ancoretta - adeguati allo scopo, magari senza ardiglione, e seguendo gli obblighi legislativi vigenti - e, nel nel mio personalissimo caso, rilasciarlo nelle migliori condizioni possibili. Guardando la cosa nel suo insieme risulta illogica e la pratica - in sè cruenta - cozza pesantemente con il rilascio.
Proprio su questa tesi peraltro si basano le legislazioni sulla pesca di alcuni stati europei che prevedono la soppressione, il più possibile rapida e immediata, del pesce che si porta a riva senza nemmeno contemplarne il rilascio. Ovvero: chiudi il cerchio di "sofferenza" e "danno" arrecati al pesce e te lo porti a casa da mangiare.
In una condizione "normale" di ambiente, in equilibrio con sè stesso, in assenza di pesantissime perturbazioni antropiche, il corso "naturale" delle cose potrebbe essere quello, sempre nel rispetto del buon senso e soprattutto della legislazione (misure minime e massime, periodo di divieto per frega, o divieto totale per specie a rischio, con relativa deroga al rilascio se occasionalemente pescate e quant'altro...).
Ora, in Italia, ittiologicamente parlando siamo allo sbando totale quindi vivo la mia scelta di pescare e rilasciare il pescato, in acqua dolce o in mare c'è poca differenza, come una condizione necessaria per continuare - egoisticamente - a fare ciò che mi piace.
Fatta questa premessa cerco nel mio piccolo di "limitare il più possibile i danni", il che significa pescare sempre con attrezzature un poco sovradimensionate per ridurre i tempi di combattimento, significa evitare esche o presentazioni che possano arrecare grossi danni ai pesci (per esempio i long jerk a tre ancorette, nella stragrande maggioranza dei casi vengono attaccati a metà del corpo e l'ancoretta di coda si va a piantare in ogni dove mettendo a rischio occhi e branchie, perciò sto progettendo dei LJ a 2 sole ancorette posizionate ai 2/5 e ai 4/5 del corpo), significa usare il cavetto in presenza di lucci anche se rivolgiamo le nostre attenzioni ad altri pesci, significa evitare di impanare i pesci nella sabbia o farli sbattere sulle pietre, significa toccarli il meno possbile e sempre con le mani bagnate, significa a volte rinunciare anche ad una bella foto, significa darsi un limite in caso di estrema facilità di cattura, significa semplicemente usare il buon senso e la logica per tutelarli, a parte quel "forellino"...

Super d'accordo!

Niente altro da aggiungere!
Compresa la parte dei longjerk!
 
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view post Posted on 22/11/2018, 19:57

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CITAZIONE (maddd @ 22/11/2018, 18:11) 
Concordo con la tua scelta in tutto a parte, come sai, che il pesce di mare, se in misura legale, ma non solo, anche ragionevole, me lo porto a casa e me lo mangio.
La mia osservazione verteva su un altro aspetto: non che senso abbia rilasciare, ma che senso abbia pescare con attrezzature carenti che diano più chance ai pesci di non allamarsi o di fuggire in combattimento, fermo restando l'utilizzo di materiali a norma... Tutto qua

Sul pesce di mare ci sarebbe da disquisire in modo sterile per giorni. Alla fine io continuerò a libererlo, e tu continuerai a portartelo a casa da mangiare... capisco lo spirito con cui lo fai e se filtri tutta la cosa con una buona dose di buon senso non sarà qualche pesce finito nella tua cucina a rendere più povero il mare.
Sul resto invece concordo, già che facciamo sta cosa, facciamola al meglio delle nostre possibilità, economiche, ma non solo.

Aggiungo solo un'altra considerazione: ricordo bene "la frenesia" dei primi anni di spinning (avevo 14 anni quando ho lanciato il mio primo rotante), dopo 30 anni mi accorgo con piacere che quella "fame di cattura", quella "necessità di scappottare ad ogni costo" - anche con piccoli pesci stupidi imbrancati e in piena crisi adolescenziale, o magari appena sversati da un vascone in un laghetto o in un fiume - con l'esperienza, l'età, e la coscienza che la pesca non è una operazione matematica, vengono meno, e si finisce per sorridere invece di incazzarsi come giaguari se si rimedia solo un inseguimento o una slamata. Una volta capita "la pesca" per la cosa semplice che è, ovvero ingannare un animale primitivo e istintivo come un pesce, il tutto assume una nota di piacere e soddisfazione indipendente dalla cattura...
 
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view post Posted on 22/11/2018, 23:43
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@maddd
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La mia osservazione verteva su un altro aspetto: non che senso abbia rilasciare, ma che senso abbia pescare con attrezzature carenti che diano più chance ai pesci di non allamarsi o di fuggire

L'opinione che ho espresso voleva essere molto semplice, non volevo assolutamente addentrarmi in alte questioni di etica... e non era nemmeno per dire "io faccio giusto e quelli che non fanno come me sbagliano"... e non ho mai detto che sia meglio usare attrezzature carenti, ami spuntati, moschettoni aperti.

Provo a spiegartelo meglio facendo un esempio: cosa è meglio per un ciclista? Andar via con la testa scoperta, con un caschetto da bici, o con un casco da moto? Immagino converrai con un casco da bici, perche è il miglior compromesso, anche se sai che spessissimo viene indossato inutilmente e che il poveretto si fa comunque tanto male se un camion tira dritto allo stop...

Io volevo solo dire che a me va bene di usare ciò che è normale usare, che per me non è indispensabile usare il massimo dei mezzi per ottenere il massimo dei risultati, però gli ami li affilo spesso. Quando sono a pesca voglio stare rilassato. Pazienza se poi perdo tanti pesci a causa della mancanza dell'ardiglione, resto senza ardiglione anche se posso mettere sù l'ancoretta ST tal dei tali. Se oggi il pesce è stato più scaltro di me va bene così, tuttalpiù domani posso cercare di migliorarmi nella gestione del recupero. Del resto stiamo parlando di pesca sportiva, ed è in questo senso che io intendo la sportività. Non perchè sia anche uno sport in cui vince chi prende più pesci. E non è una pesca di sussistenza in cui se non porto a casa il pescato poi dormo con la pancia vuota.
Chiaramente, se vado a tonni mica uso lo stesso amo per andare a trote... e se un giorno mi abbocca una trota da 5 kg su un ametto del 4 le dirò: ehi bella, ci sei cascata! Ora tu sei la favorita, ma ce la giochiamo!
 
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view post Posted on 23/11/2018, 00:35

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CITAZIONE (-Hermes @ 22/11/2018, 23:43) 
@maddd
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La mia osservazione verteva su un altro aspetto: non che senso abbia rilasciare, ma che senso abbia pescare con attrezzature carenti che diano più chance ai pesci di non allamarsi o di fuggire

L'opinione che ho espresso voleva essere molto semplice, non volevo assolutamente addentrarmi in alte questioni di etica... e non era nemmeno per dire "io faccio giusto e quelli che non fanno come me sbagliano"... e non ho mai detto che sia meglio usare attrezzature carenti, ami spuntati, moschettoni aperti.

Provo a spiegartelo meglio facendo un esempio: cosa è meglio per un ciclista? Andar via con la testa scoperta, con un caschetto da bici, o con un casco da moto? Immagino converrai con un casco da bici, perche è il miglior compromesso, anche se sai che spessissimo viene indossato inutilmente e che il poveretto si fa comunque tanto male se un camion tira dritto allo stop...

Beh... Dipende! Se vado su strada indosserò un caschetto minimale (il cammion che tira dritto allo stop è l'ultimo dei problemi...), se faccio downhill indosserò un integrale, più le protezioni, i guanti ecc ecc...

Io volevo solo dire che a me va bene di usare ciò che è normale usare, che per me non è indispensabile usare il massimo dei mezzi per ottenere il massimo dei risultati, però gli ami li affilo spesso. Quando sono a pesca voglio stare rilassato. Pazienza se poi perdo tanti pesci a causa della mancanza dell'ardiglione, resto senza ardiglione anche se posso mettere sù l'ancoretta ST tal dei tali. Se oggi il pesce è stato più scaltro di me va bene così, tuttalpiù domani posso cercare di migliorarmi nella gestione del recupero. Del resto stiamo parlando di pesca sportiva, ed è in questo senso che io intendo la sportività. Non perchè sia anche uno sport in cui vince chi prende più pesci. E non è una pesca di sussistenza in cui se non porto a casa il pescato poi dormo con la pancia vuota.
Chiaramente, se vado a tonni mica uso lo stesso amo per andare a trote...

e mi trovi d'accordo fino qui, ma...

e se un giorno mi abbocca una trota da 5 kg su un ametto del 4 le dirò: ehi bella, ci sei cascata! Ora tu sei la favorita, ma ce la giochiamo!

Lungi da me imporre un'idea o un modus operandi, vorrei solo farti riflettere. Questo concetto di "sportività" è vetusto, riconducibile alla vecchia visione della pesca "sportiva" che vede il bravo pescatore combattere un grosso pesce con attrezzature esigue e sottodimensionate, ma non considera i rischi per il pesce (a cui della "sportività" frega una beneamata). Il rischio di fare danni identici o più gravi del peggior padellatore della zona è dietro l'angolo. Andare a pesca sottodimensionati, non parlo dell'amo del 4, parlo dell'intera combo, ti costringe a lunghi tempi di recupero di un grosso pesce, e l'accumulo di acido lattico può vanificarne il rilascio, sempre che non spacchi prima il filo e se ne vada con un'esca in bocca - altro rischio! Perciò se so che in un determinato ambiente posso imbattermi in un pesce da 5 kg ci vado attrezzato in modo da potermela realmente giocare minimizzando i rischi... Ma ripeto è un'idea del tutto personale
 
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view post Posted on 23/11/2018, 01:19
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Beh, forse il mio concetto di sportività è davvero vetusto. Sono d'accordo che un combattimento lungo può nuocere al pesce, ma proprio usando l'amo senza ardiglione pensavo di limitare il problema: di solito il pesce si slama dopo i primi strattoni, ma se rimane attaccato lo porto rapidamente a guadino.

Poi, per il discorso della probabilità di prendere un pesce da 5kg (preso dove il restante 99,9% non supera i 7 etti), mi riferivo alle zone che frequento io, dove la probabilità è la stessa del ciclista che va in piazza di venir investito dal camion del lattaio...
 
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view post Posted on 23/11/2018, 12:21
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in lento risveglio dal letargo

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Madonna ragazzi nn ci sto più dietro :D....out topic ma molto interessante. Ormai sono anni che vivo e vedo discussioni su questo argomento... Che ci ragiono pure io....e dopo anni ho semplificato il tutto: se pesco in fiumi dove ce la presenza di pesci importanti pesco sovradimensionato o cmq con attrezzatura in linea a ciò che è il massimo che il fiume può offrire...alla fine...cerchiamo predatori in caccia e con la 30lb e terminale 0.40 attacco la 25cm come la 100 e sono tutelato su tutto il range....ma vado li per la 100 quindi devo poter tirarla fuori. Se esco per le trotine o trote normal size vado in torrente dove i mostri non ci sono allora mi posso permettere combo più leggere. Risultato di questa scelta? In un anno una sola rottura....e causata dal fatto che quella bestia ha attaccato il rotante quando il filo aveva fatto un giro morto intorno alla paletta.....ho perso un pesce stimato sui 7/8 kg ma per sfortuna non per negligenza...zero rancore e felice delle mie scelte. Questo è il mio modo di fare....non voglio insegnare nulla a nessuno....ma a mio parere ho quasi eliminato le delusioni e limitato al massimo i danni.

Edited by freshmeat - 23/11/2018, 12:46
 
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view post Posted on 23/11/2018, 18:30

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CITAZIONE (freshmeat @ 23/11/2018, 12:21) 
Madonna ragazzi nn ci sto più dietro :D....out topic ma molto interessante. Ormai sono anni che vivo e vedo discussioni su questo argomento... Che ci ragiono pure io....e dopo anni ho semplificato il tutto: se pesco in fiumi dove ce la presenza di pesci importanti pesco sovradimensionato o cmq con attrezzatura in linea a ciò che è il massimo che il fiume può offrire...alla fine...cerchiamo predatori in caccia e con la 30lb e terminale 0.40 attacco la 25cm come la 100 e sono tutelato su tutto il range....ma vado li per la 100 quindi devo poter tirarla fuori. Se esco per le trotine o trote normal size vado in torrente dove i mostri non ci sono allora mi posso permettere combo più leggere. Risultato di questa scelta? In un anno una sola rottura....e causata dal fatto che quella bestia ha attaccato il rotante quando il filo aveva fatto un giro morto intorno alla paletta.....ho perso un pesce stimato sui 7/8 kg ma per sfortuna non per negligenza...zero rancore e felice delle mie scelte. Questo è il mio modo di fare....non voglio insegnare nulla a nessuno....ma a mio parere ho quasi eliminato le delusioni e limitato al massimo i danni.

Olè!!! Grande!!!
 
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view post Posted on 23/11/2018, 18:48
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CITAZIONE (Azi74 @ 23/11/2018, 18:30) 
CITAZIONE (freshmeat @ 23/11/2018, 12:21) 
Madonna ragazzi nn ci sto più dietro :D....out topic ma molto interessante. Ormai sono anni che vivo e vedo discussioni su questo argomento... Che ci ragiono pure io....e dopo anni ho semplificato il tutto: se pesco in fiumi dove ce la presenza di pesci importanti pesco sovradimensionato o cmq con attrezzatura in linea a ciò che è il massimo che il fiume può offrire...alla fine...cerchiamo predatori in caccia e con la 30lb e terminale 0.40 attacco la 25cm come la 100 e sono tutelato su tutto il range....ma vado li per la 100 quindi devo poter tirarla fuori. Se esco per le trotine o trote normal size vado in torrente dove i mostri non ci sono allora mi posso permettere combo più leggere. Risultato di questa scelta? In un anno una sola rottura....e causata dal fatto che quella bestia ha attaccato il rotante quando il filo aveva fatto un giro morto intorno alla paletta.....ho perso un pesce stimato sui 7/8 kg ma per sfortuna non per negligenza...zero rancore e felice delle mie scelte. Questo è il mio modo di fare....non voglio insegnare nulla a nessuno....ma a mio parere ho quasi eliminato le delusioni e limitato al massimo i danni.

Olè!!! Grande!!!

:D nn capisco se è ironico. In ogni caso ripeto è il mio pensiero....dato dalla mia esperienza. Se qualcuno ha qualche consiglio per migliorare le cose ne sono felicissimo. Già cmq vedo in questa discussione piccole cose da cui prender spunto
 
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view post Posted on 23/11/2018, 19:00

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Nono, serissimo e sincero, condivido le tue scelte
 
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view post Posted on 23/11/2018, 23:38
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Io davo per scontato un'attrezzatura dietro del genere, al di là di ami singoli o ancore... La mia domanda a questo punto è: ma gli altri di solito, certe bestie, con che canna e filo le vanno ad insidiare?
 
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view post Posted on 23/11/2018, 23:42

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CITAZIONE (maddd @ 23/11/2018, 23:38) 
Io davo per scontato un'attrezzatura dietro del genere, al di là di ami singoli o ancore... La mia domanda a questo punto è: ma gli altri di solito, certe bestie, con che canna e filo le vanno ad insidiare?

Io personalmente uso una canna da 2 once piene, un daiwa 3000, treccia dello 0.23 è finale 0.45. Bisogna ridurre i tempi del combattimento al minimo, oltre a dover gestire esche che fanno un attrito spaventoso
 
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