Autocostruzione artificiali

Un giavellotto da mare

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sampei89
view post Posted on 1/8/2011, 13:51




posto un tutorial che anche se sarà ripetitivo per molti magari non lo sarà per altri, percui metterò diverse foto che aiutano a capire più di mille parole:

dunque un po' per sfida e curiosità, un po' per necessità, ho voluto provare a "clonare" un artificiale che uso molto spesso: lo SHORE LINE SHINER 140 SINKING; clonare tra virgolette perchè è oggettivamente impossibile ottenere lo stesso risultato di quelli usciti di fabbrica, non sia altro che per i materiali diversi utilizzati, ma ci si avvicina mooooltissimo lo stesso a ciò a cui ci siamo "ispirati".
L'idea era quella di ottenere uno stampo del suddetto artificiale per poi poterne sfruttare il sistema di spostamento pesi a mio parere eccellente, sperimentando modifiche sulla struttura (come la paletta e la quantità e posizione di piombo) per ottenere azioni diverse dall'originale...
Però prima di tutto ho deciso di replicare l'artificiale così com'era per vedere se la cosa era fattibile, più avanti farò le mie sperimentazioni (manca il tempo adesso)

percui mi sono procurato l'artificiale
SLS1

Piccola nota: voglio smentire chi pensa di ottenere un guadagno economico da questa autocostruzione... magari a fare diversi pezzi ci si guadagna, si, ma il punto è che la lavorazione richiede molto tempo; meglio parlare di assemblaggio, perchè a creare i due gusci dell'esca colando la resina si fa relativamente in fretta, mentre la costruzione e posizionamento dei componenti interni, nonchè la chiusura dell'artificiale stesso, sono operazioni da fare con precisione assoluta per ottenere un ottimo risultato e ciò comporta una bella spesa di tempo, molto più veloce e semplice la costruzione di artificiali in legno.

Ho iniziato a pesarlo e a trascriverne i valori di ogni fase di smontaggio (artificiale completo di ancorette, senza ancorette, sverniciato, pezzi interni ecc...) perchè saranno utilissimi come paragone e per valutare eventuali modifiche di pesi per sperimentare magari azioni di nuoto differenti

con carta vetrata fine e un panno imbevuto di diluente alla nitro porto via la verniciatura e lo rendo trasparente così da poter vedere dove tagliare
SLS2

poi con un taglia balsa e un cutter ho diviso l'artificiale a metà longitudinalmente: ho fatto più tagli leggeri sul solito solco fino a passare da parte a parte (qui bisogna essere precisissimi)
OCCHIO ALLE MANI!! magari mettiamoci dei guanti di protezione e mai mettere la mano che afferra l'artificiale davanti alla direzione di taglio della lama
SLS3

così facendo ho però portato via i tassellini che servivano a far combaciare perfettamente i due gusci, nonchè a rendere la struttura più solida; quindi con un pezzetto d'acciaio arroventato con l'accendino ho ricreato i fori su entrambe le metà dell'esca in modo che la posizione corrispondesse a quella originale
SLS4

dopodichè su una metà e basta ho inserito e incollato con epoxy bicomponente dei pezzetti d'acciaio per ricreare il tassello
SLS5

SLS6

ora però c'è un problema: per quanto precisi si possa essere stati durante l'operazione di taglio, si è portato via del materiale e infatti se provo a chiudere i due gusci c'è un solco vuoto che va colmato...
quindi rubo un po' di crema idratante per il viso alla mi mamma e la uso come distaccante applicandola sui margini di uno solo dei gusci; poi preparo un po' di colla epossidica bicomponente e la dispongo sui margini del secondo guscio per poi chiudere l'artificiale e tenerlo stretto in morsa finchè l'epoxy non catalizza
SLS7

una volta terminata la catalisi si carteggia l'eccedenza ottenendo un artificiale diviso a metà che si chiude perfettamente
SLS8

ora possiamo iniziare a creare lo stampo:
distendo uno strato di plastilina e lo rendo il più piano possibile
SLS9

dispongo sopra le due metà dell'esca e con altra plastilina creao i canali di colata e di presa d'aria: li ho fatti molto stretti in modo tale che la resina sarà costretta a colare lentissimamente vista la viscosità; in questo modo riempirà tutte le parti dello stampo (che saranno strettissime) lentamente evitando bolle d'aria
SLS10

SLS11

con dei pannellini di fortuna si costruiscono le pareti dello stampo e si tengono unite con altra plastilina, poi con una matita faccio delle buche nella plastilina che serviranno a creare i tasselli che faranno combaciare le due valve dello stampo
SLS12

poi si miscela abbondantemente la resina siliconica bicomponente e si inizia a colare molto lentamente (io mi son creato una sorta di imbuto a becco fine per aiutarmi)
SLS13

una volta catalizzata la resina si ottiene una valva dello stampo
SLS14

inserisco altra plastilina nei canali
SLS15

...riassemblo le pareti dello stampo e con un pennello distribuisco della crema distaccante su tutta la prima valva
SLS16

inserisco i due gusci dell'artificiale e mi preparo a colare la seconda valva... siccome in questo step replichiamo la parte interna dell'artificiale che è ricca di piccoli fori e fessure, inserisco la resina siliconica in una fessura alla volta con un pezzetto d'acciaio cercando di far fuoriuscire l'aria che rimane intrappolata infondo alla fessura
SLS17

poi finisco di colare il resto di resina (sempre lentamente)
SLS18

ecco le due valve
SLS19

ora si chiude lo stampo usando due superfici piane rigide su entrambi i lati che aiuteranno a distribuire la pressione dello scotch carta che utilizzo per tenerlo chiuso
SLS20

dopodichè si procede con la colata dell'epoxy bicomponente (vista la grandezza dei canali, l'operazione richiede qualche minuto); bisogna cercare di far fluire la resina in modo continuo senza che si creino interruzioni nella colata e quindi bolle d'aria
SLS21

nel frattempo mi creo lo stampo per clonare i barilotti del "weight moving system": nell'originale sono uno in tungsteno e uno in ottone; io li farò entrambi in piombo vista la facilità di lavorazione (il peso sarà inferiore al tungsteno è vero, cercheremo di posizionare i grammi mancanti in un altro punto, l'avevo detto che non poteva essere uguale al 100% all'originale)

uso per lo stampo lo stucco bicomponente da marmisti (resina poliestere) e il procedimento è lo stesso che per il precedente stampo (va usato del distaccante su ogni passaggio)...
come master uso la parte rotonda alla base delle punte da trapano; una volta creato lo stampo (che ho fatto in più colate per riuscire a chiudere lateralmente le camere che creeranno il barilotto) col dremel scavo i canali di colata e di presa d'aria, i solchi dove appoggerò dei pezzetti d'acciaio che creeranno il foro passante del barilotto e i tre fori che attraversano entrambe le valve dello stampo dentro i quali inserirò le viti che terranno chiuso e ben pressato lo stampo in fase di colata del piombo
SLS22

gli occhielli sono fatti con acciaio da 1mm Aisi 304, durissimo da lavorare ma anche durissimo da aprire e saranno ben saldi una volta affogati nell'epossidica che unirà i due gusci...
ora possiamo assemblare l'artificiale; per i piombi: bilancino di precisione alla mano e basiamoci con i grammi dei pesi dell'originale
SLS23

siamo quasi in fondo: uniamo i due gusci con colla epossidica bicomponente (ci vuole molta precisione per evitare di far colare la resina all'interno dell'artificiale)
SLS25

carteggiate le eccedenze do un immersione in un aggrappante per plastiche per poi passare alla colorazione e alla resinatura finale...

eccolo finito!

SLS27

SLS26

mi è venuto a pesare 0,3gr in più dell'originale
oggi l'ho provato in mare: è molto simile all'originale, onestamente il mare increspato non mi permetteva di notare particolari differenze... dico simile perchè so benissimo che non può essere uguale, ma all'occhio pare proprio il solito nuoto
vola lontano, è sinking, su recupero lineare rolla, su recupero lineare veloce scoda maggiormente come un minnow, sulle jerkate spancia a destra e sinistra.

Ciaoo!! :)
 
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vincenzo palazzo
view post Posted on 1/8/2011, 14:21




Che dirti... COMPLIMENTI...!!! clapping
VP
 
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view post Posted on 1/8/2011, 14:39
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Complimenti,
creare uno stampo di quel tipo non è facile. Come resina da colata usi la rec 155 ?
 
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sampei89
view post Posted on 1/8/2011, 14:48




CITAZIONE (Phenix72 @ 1/8/2011, 15:39) 
Complimenti,
creare uno stampo di quel tipo non è facile. Come resina da colata usi la rec 155 ?

grazie
ho provato prima l'E-30 effetto acqua della Prochima ma era troppo densa e riscaldarla non serviva a nulla perchè la colata va fatta lentamente e in quel lasso di tempo si raffreddava...
Si, ho usato la Rec 155, il risultato è ottimo, bisogna aspettare qualche giorno dalla catalisi perchè sia effettivamente dura (prima i due gusci li riusciresti a flettere) ma poi è perfetta... andrebbe bene anche la Cecchi ma preferisco utilizzarla come finitura

ciao! ^_^
 
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view post Posted on 1/8/2011, 15:40
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Sette dice porcu mozzicanu pure e pecore!!!

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Gran bel lavoro!!!!!!!!!
poi i tuoi tocchi di aerografo mi fanno impazzire :wub:
 
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nikuz
view post Posted on 1/8/2011, 15:42




bravisimo sei un grande! :D
 
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view post Posted on 1/8/2011, 19:10
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Bòcia

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:o: Chirurgico ! complimenti Lorenzo ! Finiture impeccabili !
 
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sampei89
view post Posted on 1/8/2011, 19:28




Grazie a tutti :)
 
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view post Posted on 1/8/2011, 19:28
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Bellissimo tutorial, si denota la tua bravura sia nella precisione per i dettagli che nel fare gli stampi, davvero bravo!

Se sei daccordo, io sarei per mettere questo lavoro residente sul sito, lo merita ampiamente ;)

Non ho capito solamente perchè hai usato le viti per tenere lo stampo di poliestere dove ci coli il piombo, io uso dei comuni morsetti e non mi hanno mai dato problemi, tanto dopo la colata il piombo raffredda subito e perciò è molto più comodo e veloce aprire un morsetto... è un dettaglio insignificante ovviamente.

PS fai degli stampi davvero belli, dove hai imparato? ... lo fai di mestiere?

Ciao, Loris :)
 
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frabstefano
view post Posted on 1/8/2011, 20:13




nn c'è niente da dire..veramente bravo e paziente,ho provato anch'io e anche se i risultati erano buoni sono passato ad altri metodi perchè come dici tu è molto impegnativo e lento come metodo,ma nn credo ci siano scorciatoie per ottenere un artificiale come il tuo
 
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view post Posted on 1/8/2011, 20:28
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Capolavoro!!!!
L'esca è uno spettacolo e il tutorial molto dettagliato.
Bravissimo............. :groupwave.gif:
Ciao..........
 
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view post Posted on 1/8/2011, 22:43
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Cami

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Lorenzo: Magnifico ... che dire, lavoro nel campo della gomma iniettata, ma vedere uno stampo artigianale, in silicone, che ha la stessa logica degli stampi industriali in acciaio, mi lascia piacevolmente colpito. Solo una curiosità: come fai a distaccare i pezzetti d'acciaio, che usi per creare il foro passante dei barilotti, dal piombo?
Ancora complimenti.
Ciao.

Cami
 
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view post Posted on 1/8/2011, 22:50
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sono daccordo con loris e direi di pubblicarlo sicuramente, bel tutorial, molto preciso e chiaro e il metodo è perfetto e collaudato
un solo appunto è sulla prima foto, quella dell'artificiale.. troppo brutta rispetto al tuo, non sembrano nemmeno parenti, bellissimo
 
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sampei89
view post Posted on 2/8/2011, 08:20




Ragazzi vi straringrazio :)

@ Loris: per metterlo sul sito non ci sono problemi per me, sarebbe un onore tra l'altro... basta che mi diciate la procedura da seguire; devo scrivere un testo e inviartelo? e le foto?

lo stampo è il secondo che faccio, il primo è stato un altro bivalva per clonare un esca mooolto più semplice: un Miniketch che sarebbe uno skipping lure da mare

le viti nello stampo in resina poliestere ce le ho messe perchè ho fatto uno stampo stondato e non squadrato (per sprecare meno resina) e una volta messo in morsa o stretto tra le pinze mi slittava via con facilità, percui ho fatto du fori e ho tagliato la testa al toro

@ Cami: prima di inserire i pezzetti d'acciaio li cospargo di crema idratante per la pelle (una sostanza grassa qualsiasi penso vada bene) poi una volta solidificato il barilotto, lo appoggio sul bordo di un tagliere alto o qualunque altro spessore in modo che il pezzetto d'acciaio stia fuori e do una leggera martellata per farlo slittare, dopodichè bastano le pinze per sfilarlo

Ciaoo!
 
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view post Posted on 2/8/2011, 08:52
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CITAZIONE (sampei89 @ 2/8/2011, 09:20) 
Ragazzi vi straringrazio :)

@ Loris: per metterlo sul sito non ci sono problemi per me, sarebbe un onore tra l'altro... basta che mi diciate la procedura da seguire; devo scrivere un testo e inviartelo? e le foto?

lo stampo è il secondo che faccio, il primo è stato un altro bivalva per clonare un esca mooolto più semplice: un Miniketch che sarebbe uno skipping lure da mare

le viti nello stampo in resina poliestere ce le ho messe perchè ho fatto uno stampo stondato e non squadrato (per sprecare meno resina) e una volta messo in morsa o stretto tra le pinze mi slittava via con facilità, percui ho fatto du fori e ho tagliato la testa al toro

@ Cami: prima di inserire i pezzetti d'acciaio li cospargo di crema idratante per la pelle (una sostanza grassa qualsiasi penso vada bene) poi una volta solidificato il barilotto, lo appoggio sul bordo di un tagliere alto o qualunque altro spessore in modo che il pezzetto d'acciaio stia fuori e do una leggera martellata per farlo slittare, dopodichè bastano le pinze per sfilarlo

Ciaoo!

Davvero incredibile, sei al secondo stampo e fai già queste cose :o: ...chissà dove arriverai tra un anno! :woot: MI sembrava infatti strano che usassi come distaccante una crema cosmetica invece di distaccante professionale da stampi :wacko: :blink:

Per mettere il tuo lavoro sul sito, ti basterà magari dettagliare meglio alcune cose, ad esempio tutti gli attrezzi ed i prodotti che hai usato per fare i lavori (anche con merche, se si trovano comunemente in commercio), ad esempio l'aggrappante per plastica prima della verniciatura.

Io ad esempio, dopo aver estruso lo stampo in resina, lo pulisco con trielina oppure con benzina rettificata o con acetone in modo da togliere tutti i residui di distaccante da stampi (sono terribili e se non si tolgono tutti, non terrà mai la vernice di fondo e qielle successive ed in un paio di mesi compariranno sull'esca delle strane "bolle e bollicine" che alzeranno la decorazione facendo sembrare a volte l la nostra esca un "lebbroso"... e che vanno a deturpare in modo orribile i nostri pur belli lavori ad eorografo.

Questa io ritengo sia la parte più importante da curare dopo l'estrusione perchè se si trascura questa, si vanificano tutti i lavori precedenti e successivi :sick:

Il distaccante è un prodotto meraviglioso, guai se non ci fosse, ma dopo è difficile da togliere ed essendo nato apposta per non fare attaccare nulla, è facile intuire che non fa attaccare neppure la vernice.

L'altro accorgimento è quello di toccare sempre l'esca il meno possibile e mai a mani nude (anche la ns. pelle è grassa e lascia residui ;)

Scritto l'articolo in word lo mandi a me o a Gianni (via mail), mentre per le foto se ti sembrano sufficienti, non c'è da fare nulla perchè Gianni può prenderle direttamente dal post.

PS nello stampo degli insert di piombo che hai fatto con il mastice da marmisti (si può fare anche con la Prochima RTV 689 per bassofondenti), puoi anche fare il canale di colata che termina nello spigolo del piombo ed il foro di uscita che parte dall'altro spigolo opposto del cilindro; in questo modo il piombo va in una sola direzione e non avrai mai problemi di bolle d'aria residue.

A presto,

ciao, Loris :)
 
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18 replies since 1/8/2011, 13:51   2184 views
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