I grandi costruttori che mi hanno preceduto ti hanno già detto davvero tutto; io sottolineo però la cosa più importante che è la precisione e la simmetria che devono avere le esche piccole rispetto a quelle medie e grandi.
Mentre queste ultime perdonano spesso anche grossolane rifiniture e piccole asimmetrie, nei modelli piccoli di qualsiasi tipologia di esche stiamo parlando, è importantissima che la parte destra e quella sinistra ed alto e basso (ortogonali), siano assolutamente identiche.
Il livello di carteggiatura sia più accurato possibile, gli anellini siano assolutamente in asse e tondi (od ovali) uguali in ogni propria metà, gli split ring siano identici, come pure tali dovranno essere le ancorette o gli ami singoli.
Questi ultimi dovranno essere proporzionati all'insieme dell'esca poiché contribuiranno non poco alla piombatura stessa dell'artificiale.
Infine la paletta, nelle tue foto ho visto che hai utilizzato il due millimetri, io avrei impiegato il policarbonato da UNO e come giustamente qualcuno ti ha detto, avrei cambiato l'angolazione od almeno gli avrei fatto una concavità.
Quando pensi di fare esche galleggianti imita la forma e l'angolazione delle palette dei minnows commerciali che vedi nuotare bene e vedrai che difficilmente rimarrai deluso
Anche la paletta poi - manco dirlo - dev'essere assolutamente simmetrica ed incollata correttamente sull'esca pena sbandamenti anomali in fase di nuoto.
Insomma... per concludere, sei partito a fare le esche più difficili, ma se riesci a far nuotare queste, le altre... saranno passeggiate di salute!
Ciao, Loris