Autocostruzione artificiali

230 volte grazie!

« Older   Newer »
  Share  
Mario Narducci
view post Posted on 24/5/2009, 17:37 by: Mario Narducci




Rispondo con questa nuova discussione a Cepi 2 e a tutti gli amici del Forum che si sono interessati dell'iniziativa del 23 maggio u.s.

Ieri a Cremona al Convegno sulla gestione ecompatibile degli ambienti acquatici, organizzato come noto dalle Province di Cremona e Lodi in occasione dei dieci anni del progetto marmorata dell'Adda, eravamo presenti in 230!

Un numero ben al di là delle previsioni che ha costretto gli organizzatori a prenotare una sala più grande e ha lasciato stupiti amministrativi e politici.

E' una buona notizia, al di là dei contenuti specifici del convegno, perchè ha fatto inequivocabilmente capire che il pescatore non è lo stereotipo di un essere a metà fra il brutale e l'egoista interessato solo a catturare pesce, non importa molto di che tipo, da portare di preferenza a casa ma è in realtà il vero ambientalista di fiumi e laghi.

Abbiamo vinto -insieme!- una battaglia che non ammetteva repliche: se al convegno -come molti si aspettavano- avessero partecipato poche decine di addetti ai lavori, le nostre aspirazioni di tutela di ambienti e pesci sarebbero semplicemente state seppellite.

Invece grazie all'impegno personale di tantissimi di noi, fra cui anche tu, (ringrazio tutti uno a uno) non è stato così e il confronto è stato superato al meglio.

Si tratta di una battaglia e purtroppo la guerra si presenta ancora lunga, difficile e per nulla scontata ma l'abbiamo vinta e siamo ancora pronti a essere la (piccola) pietra di inciampo capace di intralciare la grande macchina dell'interesse che vuole divorare in un lucroso boccone i nostri fiumi.

Oggi chi tiene all'ambiente e alla pesca può essere un poco più sereno e ottimista di ieri.

Vorrei però sottolineare il punto saliente che ha differenziato il Convegno di Cremona da altri pur importanti che lo SCI ha organizzato in passato.

L'ultimo Convegno tenuto a Milano nel novembre u.s. sul Pescatore Sentinella Ambientale ad esempio ha sancito un notevole allargamento dei soggetti presenti che andavano dal mondo dello spinning, alla mosca ecc. agli ambientalisti (WWF) per arrivare per la prima volta alla Fipsas, un ambito cioè istituzionale dove si può arrivare alla gestione reale delle acque. Però si trattava di soggetti tutti più o meno schierati sul versante conservativo e di tutela delle acque.

Al contrario a Cremona, per il prezioso intervento delle Province, abbiamo pututo confrontarci con autorevoli esponenti dello schieramento "opposto" e cioè tutte quelle entità che sull'acqua anche lecitamente lucrano e quindi malsopportano di non poter agire su di essa come meglio gli aggrada (o meglio dovrei dire conviene).

Ad esempio abbiamo sentito l'ing. Loffi che dirige il Canale Vacchelli, un importante derivatore agricolo dell'Adda, motivare la sua reiterata proposta di cementificarne una gran parte. Ricordo che in passato avevamo con successo condotto una grossa campagna di sensibilizzazione contro questo intervento che avrebbe dato un colpo mortale alla pregiata fauna ittica presente (in diretta connessione con l'Adda).

Soprattutto però abbiamo potuto ascoltare altri soggetti come il Presidente della Provincia di Cremona Torchio, fra i principali sostenitori della costruzione sul Po di altri 4 sbarramenti simili a Isola Serafini che dopo aver ribadito l'importanza di queste opere per fini idroelettrici (ma ci sono molti dubbi in proposito) pensava di ottenere consensi garantendo che lo "stadio dell'acqua" si farà. Per intenderci lo stadio è il Canale Navigabile di Spinadesco che dovrebbe essere attrezzato meglio per sostenere le competizioni garistiche che interessano a Fipsas.

Allo stesso modo un geologo dell'AIPO di Mantova dopo aver presentato il proprio ente illustrando una serie di interventi di difesa spondale uno peggiore dell'altro (muri!!! di contenimento, argini di cemento per stringere l'alveo, rettificazioni per velocizzare il deflusso, prismate cementificate a massi giustapposti come pavimenti ecc) per cui ha iniziato a ricevere critiche a scena aperta, pensava di mietere applausi perchè su incarico della Provincia di Brescia stava realizzando sul Mella un campo gara costruento 6 (diconsi 6!!!) traverse artificiali alla faccia della continuità del fiume, per poter delimtare tratti di 100 metri l'uno da adibire a settori per le gare di pesca al colpo.

Evidentemente non si era reso conto di quale uditorio gli era di fronte e si è beccato una salva di fischi a scena aperta che hanno portato alla chiusura prematura del proprio intervento.

Al di là di tutto è stato un bene che potessimo comnciare a dialogare con queste entità che la pensano all'opposto di noi in primo luogo per far capire che la maggioranza di chi pesca non è interessata alle gare ma all'integrità dell'ambiente (coi primi pescatori per loro sarebbe fin troppo semplice giungere ad accordi concedendo campi gara e pesci di scarso valore biologico). In secondo luogo la situazione è tale che si impone l'inizio di un dialogo fra questi due schieramenti per arrivare a soluzioni in qualche modo condivise, partendo da basi chiare con un dialogo franco e magari rude ma lì dobbiamo comunque arrivare perchè non possiamo tornare indietro nel tempo puntando agli ambienti di secoli fà ma nemmeno arretrare su tutto e accettare supinamente ogni scempio.

Una battaglia è stata vinta ma la guerra continua... E' fondamentale che si arrivi a questa consapevolezza e chi pesca comprenda (in fretta) quanto sia vitale unirci intorno a pochi caposaldi fondamentali e comuni per difenderli ad ogni costo. Fra qualche anno potrebbe essere troppo tardi...


Mario

Non chiudiamo lo spinning nelle riserve (se non vogliamo fare la fine degli indiani!)

Oltre il catch and release: difendere e migliorare l'habitat dei pesci
 
Top
11 replies since 24/5/2009, 17:37   370 views
  Share